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TG-Trains PONCALDVD Ponte Leccia-Calvi Treno 103 in cabina di guida della AMG 800 CFC

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Ponte Leccia-Calvi Treno 103 in cabina di guida della AMG 800 CFC

Ponte Leccia-Calvi Treno 103 in cabina di guida della AMG 800 CFC Dalla stazione di Ponte Leccia, a 195 metri slm, la linea si dirige verso nord-ovest risalendo la valle del fiume Tartagine e del suo affluente Lagani. Il percorso, molto sinuoso, affianca per un lungo tratto la vecchia strada nazionale 197. Dopo venti chilometri in ascesa 20 ‰, la linea raggiunge i 500 metri d'altitudine, attraversa in galleria lo spartiacque tra il bacino del Golo e quello dell'Ostriconi e giunge a Novella. Per la costruzione della ferrovia vennero redatti due progetti: il primo intendeva raggiungere Calvi seguendo il tracciato della Route Nationale 197, passando per Belgodère e Aregno, evitando Ile Rousse, l’altro invece vedeva il passaggio da Ile Rousse con la prosecuzione verso Calvi affiancando la linea costiera. Questo progetto aveva il difetto di collegare meno centri abitati, tuttavia era più corto e meno costoso. Tra Novella e Belgodère la ferrovia ha ancora un andamento tortuoso, offre vedute spettacolari sulle montagne corse. Aggirata la collina di Monticello, la linea giunge sul golfo di Ile Rousse e percorre il lungo mare per arrivare alla stazione. Da questo punto, la linea si sviluppa in direzione sud-ovest affiancando la costa della Balagne; l'unica eccezione a questo andamento è la punta di Spano, che viene tagliata dalla ferrovia. La vicinanza del mare ha motivato la decisione di creare le tredici fermate a servizio delle spiagge aperte al turismo tra Isola Rossa e Calvi. Il viaggio si conclude con un largo giro lungo il golfo di Calvi, praticamente sulla spiaggia, prima di arrivare alla stazione terminale della linea. Completano il film numerose fotografie delle zone attraversate.

25,00 €

Disponibile
TG-Trains 130DVD 130 Anni di treni sulla Novara-Varallo Sesia Dalla rete Mediterranea a Fondazione FS

TG-Trains 130DVD

130 Anni di treni sulla Novara-Varallo Sesia Dalla rete Mediterranea a Fondazione FS

130 Anni di treni sulla Novara-Varallo Sesia Dalla rete Mediterranea a Fondazione FS Sopravvissuta ai due conflitti mondiali, la ferrovia Novara-Varallo Sesia, divenuta presto “ramo secco”, nulla poté di fronte al miope potere politico dello stato e della Regione Piemonte che, in più tentativi, ne tentò la soppressione, e il 15 settembre 2014 ne decretò la definitiva chiusura al servizio viaggiatori. Dal 2015 è rinata quale linea turistica gestita da Fondazione FS, grazie anche alle intese politiche dei governi comunali e provinciali, che ne hanno avvallato il rilancio. La linea è stata una degli ultimi baluardi della trazione a vapore in Piemonte, via via soppiantata dalla trazione termica a partire dalla fine degli anni '70. Questa caratteristica, unitamente ad uno scenario unico, incorniciato fra risaie e Prealpi, è sempre stata oggetto delle attenzioni di associazioni di appassionati di treni e ferrovie, con l'effettuazione di treni speciali a vapore a destinazione Varallo Sesia. 130 anni fa, l'11 aprile 1886, il treno raggiunse trionfale la stazione di Varallo Sesia; prima del capolinea vennero aperti i tronchi Vignale-Romagnano Sesia nel 1883, Romagnano-Grignasco nel 1884, Grignasco-Borgo Sesia nel 1885. Nel corso della storia, sulla Varallo hanno circolato diversi tipi di locomotive a vapore: 875, 880, 625 e 740 assegnate al deposito di Novara, in seguito sostituite dalle Diesel D.343, 345 e 445. Parallelamente alle composizioni ordinarie degli anni '70 e '80, hanno dato manforte diversi tipi di automotrici, dalle ALn 772 alle 668.2400, fino alle attuali 663 con rapporto da montagna. In testa ai treni speciali si sono viste anche locomotive a vapore che non hanno mai avuto a che fare con la linea, come le FS 640, limitate in velocità per l'elevato peso assiale, la 940, mai assegnata a Novara, la 422.009 “Lucia” del Museo Ferroviario Piemontese, la 240.05 di Ferrovie Nord Milano con il treno storico coadiuvato dalla Diesel De 500.

25,00 €

Disponibile
TG-Trains VENAJADVD Venaco-Ajaccio Treno 7 Bastia-Ajaccio in cabina di guida della AMG 800 CFC

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Venaco-Ajaccio Treno 7 Bastia-Ajaccio in cabina di guida della AMG 800 CFC

Venaco-Ajaccio Treno 7 Bastia-Ajaccio in cabina di guida della AMG 800 CFC La stazione di Venaco, situata a 564 metri sul livello del mare, al centro della Corsica nel dipartimento dell’Alta Corsica, è considerata fulcro dei due capolinea Ajaccio e Bastia. Qui si incrociano quasi tutti i treni diretti nelle due direzioni e, per ragioni di servizio imposte dalle lunghe percorrenze, i macchinisti si scambiano i treni, ritornando ognuno sui propri passi. Oltre Venaco la ferrovia ridiscende a Vecchio, a 475 metri slm, per superare l’omonimo viadotto costruito da Gustave Eiffel nel 1890. Si risale ora al 30 ‰ per raggiungere la sommità di Vizzavona a 905 metri di altitudine. Questo tratto di linea è a dir poco spettacolare, non da meno l’attraversamento della foresta di Vizzavona fra piante di alto fusto. Peccato non avere dieci minuti di sosta per gustarsi un fresco boccale di birra Pietra servita nel dehors estivo del bar della stazione. Attraversata la galleria di valico la linea scende a capofitto verso il mare; il ruggente motore della AMG 800 tace e ci gustiamo il ta-ta-tam dei giunti delle rotaie, un suono che fa evocare viaggi antichi, quasi un ricordo ormai lontano dai giorni nostri. E’ un susseguirsi di ponti e viadotti posti in luoghi lontani dalla strada; possiamo solo immaginare il treno che vi transita in un contesto naturalistico intatto. Dopo Mezzana la linea assume una connotazione metropolitana; rispetto ai sobborghi di Bastia, il paesaggio è più ordinato. Pochi minuti dopo siamo in riva al mare: navi da crociera e traghetti stanno per lasciare l’isola, e anche noi siamo al capolinea.

25,00 €

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TG-Trains BASVENDVD Bastia-Venaco Treno 7 Bastia-Ajaccio in cabina di guida della AMG 800 CFC

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Bastia-Venaco Treno 7 Bastia-Ajaccio in cabina di guida della AMG 800 CFC

Bastia-Venaco Treno 7 Bastia-Ajaccio in cabina di guida della AMG 800 CFC “U trinichellu”, in corso “il trenino”, collega i due dipartimenti della Corsica Ajaccio e Bastia alla costa della Balagna, rispettivamente Ile Rousse e Calvi. A scartamento ridotto, vede un traffico oggi principalmente turistico, dettato da percorrenze lunghissime, quattro ore per coprire 150 km in un paesaggio selvaggio, arido e lussureggiante allo stesso tempo. In origine facente parte della rete SNCF, dal 2012 è gestita dalla Chemins de fer de la Corse, una società anonima a capitale misto la cui maggioranza è detenuta dalla Collectivité Territoriale de Corse. Il servizio presenta tre orari stagionali, più uno per il servizio metropolitano nell’area urbana di Ajaccio, Bastia e della Balagna. L’impianto di Bastia è stato ricostruito agli inizi degli anni 80 mantenendo solamente la parte del deposito e restituendo alla città un grosso pezzo di terreno, oggi in parte occupato da un autosilo. Lasciata Bastia, il treno corre parallelo alla grande via di comunicazione che corre verso sud; con diverse fermate espleta il servizio metropolitano fino a Casamozza, dove ha sede l’officina delle CFC. Qui, fino al 1943, aveva origine la linea della costa orientale per Porto Vecchio, soppiantata da un servizio automobilistico più celere. Si salvò invece il ramo per Ponte Leccia, Ajaccio e Calvi. Le strade interne all’isola erano poco più che mulattiere carrabili, sconnesse e poco sicure. La ferrovia si inerpica subito nella valle del Golo, serpeggiando un po’ a destra, un po’ a sinistra, per raggiungere Ponte Leccia dopo 25 km con un dislivello di 163 metri e pendenze al 16 ‰. Oltre Ponte Leccia la linea assume una connotazione alpina, con rampe fino al 27 per mille, che la porta a scollinare a 500 metri di altitudine nella valle del Tartagino. Da Corte si sale ancora fino ai 564 metri di Venaco. Qui i treni si incrociano, i macchinisti si scambiano il treno e ognuno ritorna sui suoi passi. La linea vede numerose opere d’arte, ponti e gallerie, muri di sostegno. Non mancano incontri fortuiti in linea; grazie alle velocità contenute e alla maestria dei macchinisti si evita sempre l’investimento.

25,00 €

Disponibile
TG-Trains AJACORDVD Ajaccio-Corte Treno 4 Ajaccio-Bastia in cabina di guida della AMG 800 CFC

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Ajaccio-Corte Treno 4 Ajaccio-Bastia in cabina di guida della AMG 800 CFC

Ajaccio-Corte Treno 4 Ajaccio-Bastia in cabina di guida della AMG 800 CFC “U trinichellu”, in corso “il trenino”, collega i due dipartimenti della Corsica Ajaccio e Bastia alla costa della Balagna, rispettivamente Ile Rousse e Calvi. A scartamento ridotto, la linea vede un traffico oggi principalmente turistico, dettato da percorrenze lunghissime, quattro ore per coprire 150 km in un paesaggio selvaggio, arido e lussureggiante allo stesso tempo. In origine facente parte della rete SNCF, dal 2012 è gestita dalla Chemins de fer de la Corse, una società anonima a capitale misto la cui maggioranza è detenuta dalla Collectivité Territoriale de Corse. Il primo progetto di una ferrovia in Corsica risale al 1855, fu avanzato dall’esercito francese per una linea sardo-corsa che riducesse i tempi di collegamento fra Marsiglia e l’Algeria. In quel tempo la colonia africana era raggiungibile in cinquanta ore via mare, mentre la percorrenza si sarebbe potuta ridurre a trentacinque ore con una ferrovia Bastia-Bonifacio e una corrispondente in Sardegna. Il servizio presenta tre orari stagionali, più uno per il servizio metropolitano nell’area urbana di Ajaccio, Bastia e della Balagna. Lasciata la caotica Ajaccio, la linea piega verso l’interno dell’isola, affrontando, da subito, Ajaccio-Bastia impegnative rampe che, dopo 51 km, conducono il treno a scollinare nella galleria di Vizzavona, a 905 metri sul livello del mare. Si scende ora verso il capolinea intermedio di Corte, affrontando discese con pendenze variabili fra 20 e il 30 ‰. Simbolo della linea, il viadotto di Vecchio, progettato da Gustave Eiffel.

25,00 €

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TG-Trains BOLVERDVD Bolzano-Verona (Taurus) EC 89 München Hbf-Bologna C.le

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Bolzano-Verona (Taurus) EC 89 München Hbf-Bologna C.le

Bolzano-Verona (Taurus) EC 89 München Hbf-Bologna C.le in cabina di guida della E.190.017 TAURUS Railjet Con circa 30 minuti di ritardo, accumulati da Brennero a Bolzano per alcuni inconvenienti al blocco porte e alla frenatura elettrica della locomotiva, riprendiamo la marcia verso Verona. Due treni ci precedono limitandoci la marcia, l’orario non consente nemmeno un sorpasso dinamico sul binario pari. Superati i convogli a Egna-Termeno e Trento Roncafort, giungiamo a Trento costeggiando la ferrovia Trento-Malè-Marilleva, in questo periodo interessata da lavori di ammodernamento nel tratto urbano del capoluogo. L’itinerario di arrivo di un treno intermodale a Rovereto ci sbarra la strada e costringe ad un ulteriore perditempo. Corriamo ora in val d’Adige con il sole ormai tramontato in diversi angoli per l’altezza delle montagne e per la limitata larghezza della valle, divisa fra vigneti, strade, autostrada e ferrovia. Lasciamo questa magica valle attraversando la galleria di Ceraino di 4300 metri, aperta nel 1999, dopo l’abbandono della linea storica in una zona soggetta a caduta massi. Il veronese si annuncia con la stazione di Domegliara, superando un treno di cisterne trazionato da una Taurus OBB in buca dispari. Come previsto, molto ritardo è stato recuperato, però l’arrivo a Verona Porta Nuova per questo treno che prosegue, dopo il giro banco, per Bologna, è previsto via Verona Porta Nuova Scalo. L’itinerario da Bivio San Massimo è tutto a 30 km/h, sottopassando le linee “Milano” e “Bologna”; poco male, per appassionati, percorrere vie alternative. Giungiamo al binario 12 con i manovratori già pronti al taglio della locomotiva, per “girare” intorno al treno e invertire il senso di marcia. Per noi oggi...il viaggio termina qui. Completano il film le foto dei treni incrociati.

25,00 €

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TG-Trains BOLBREDVD Bolzano-Brennero EC 80 Verona PN-München Hbf

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Bolzano-Brennero EC 80 Verona PN-München Hbf

Bolzano-Brennero EC 80 Verona PN-München Hbf in cabina di guida della E.190.001 TAURUS OBB Fra le più belle linee ferroviarie italiane incontriamo l’asse del Brennero. Oltre ad essere un asse strategico per i collegamenti con il nord Europa, la linea si iscrive in un paesaggio meraviglioso. Per voi abbiamo “cavalcato” il toro, una Taurus OBB in testa all’EC 80 Verona-Monaco di Baviera. La seconda parte del viaggio, da Bolzano al Brennero, si snoda nella stretta valle del fiume Isarco, fra frutteti e alpeggi. La linea ha una connotazione alpina, con rampe fino al 26 ‰ che, per i treni merci, richiede la doppia trazione. Dopo Bolzano attraversiamo la galleria Sciliar, di 13 km, parallela alla valle, che ha consentito la protezione della linea in un tratto spettacolare ma storicamente esposto a eventi naturali franosi, caduta massi e piene dell’Isarco. Superato un merci che ci precede, la marcia è fluida e regolare sul filo degli 80 km/h, imposti dalla tortuosità del tracciato. A Fortezza e subito dopo possiamo osservare i cantieri per la costruzione del tunnel di base del Brennero. Il BBT avrà una lunghezza di 55 km; con la circonvallazione di Innsbruck (Inntaltunnel) arriverà a 62,7 km. Il risparmio sarà solo di 20 km, ma avremo pendenze nell’ordine massimo del 7 ‰ e raggi di curvatura da 2700 metri che, tradotto in euro, vuol dire un grande risparmio energetico e manutentivo. Giunti a Brennero, il banco viene lasciato al collega austriaco che condurrà il treno fino a München Hbf,. Per noi, oggi, il viaggio termina qui. Completano il film le foto dei treni incrociati.

25,00 €

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TG-Trains StM-ChurDVD St.Moritz-Chur GEX 903 St.Moritz-Zermatt in cabina di guida della Ge 4/4 625 Küblis

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St.Moritz-Chur GEX 903 St.Moritz-Zermatt in cabina di guida della Ge 4/4 625 Küblis

St.Moritz-Chur GEX 903 St.Moritz-Zermatt in cabina di guida della Ge 4/4 625 Küblis Un viaggio in carrozza panoramica sul Glacier Express attraverso le Alpi svizzere è un'esperienza indimenticabile: dalla lussuosa St.Moritz a Zermatt ai piedi del Cervino, la montagna più fotografata del mondo, in circa 8 ore di viaggio a bordo del treno espresso più lento del mondo, superando 291 ponti e 91 gallerie. Il percorso si snoda attraverso i valichi alpini dell'Albula, dell’Oberalp e del Furka. A bordo della Ge 4/4 625 della Ferrovia Retica percorriamo la prima parte del viaggio lungo la spettacolare linea dell’Albula, che, con i suoi ponti e gallerie elicoidali, ci conduce a Chur superando un dislivello di 1191 metri in circa 90 km, con una pendenza massima del 35 ‰, essendo la linea a scartamento metrico ad aderenza naturale. La tratta dell’Albula è trafficatissima di treni turistici, interregionali e merci; frequenti gli incroci nelle stazioni e nei posti di movimento dislocati nei tratti più lunghi fra due impianti. Lasciata la valle della Landwasser la ferrovia costeggia il Reno Posteriore su lunghi rettilinei fino a Rothenbrunnen; ancora qualche tortuoso chilometro per arrivare a Reichenau/Tamis, punto di confluenza della linea da Disentis/Munstér e del Reno Anteriore che, insieme al Posteriore, forma il Reno, il lungo corso d’acqua che raggiunge Rotterdam dopo 1233 km. Noi, invece, in 10 minuti raggiungiamo Chur, percorrendo il tratto più lungo a doppio binario della RhB. Da Domat/Ems il binario pari è a doppio scartamento per garantire un servizio a diverse aziende raccordate senza trasbordi. All’ingresso di Coira la Ge 4/4 628 attende il transito del nostro treno per accodarsi e ripartire alla volta di Disentis. Completano il film le foto dei treni incrociati.

25,00 €

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TG-Trains Chur-DisDVD Chur-Disentis GEX 903 St.Moritz-Zermatt in cabina di guida della Ge 4/4 628 S-chanf

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Chur-Disentis GEX 903 St.Moritz-Zermatt in cabina di guida della Ge 4/4 628 S-chanf

Chur-Disentis GEX 903 St.Moritz-Zermatt in cabina di guida della Ge 4/4 628 S-chanf A bordo della Ge 4/4 628 conduciamo il Glacier Express 903 a Disentis/Munstér. Dopo il primo tratto di 10 km, di cui 7 a doppio scartamento, a doppio binario raggiungiamo la stazione di diramazione di Reichenau/Tamis. Dopo il ponte sul Reno Posteriore ha origine la linea per Disentis che, attraversato il Reno anteriore, si immette nella stretta e spettacolare gola della Ruinaulta: una gola selvaggia, con un fiume impetuoso, bianche pareti rocciose e ampi boschi. In questo piccolo paradiso fioriscono persino le orchidee. La Ruinaulta può essere scoperta ed esplorata a piedi o in mountain bike grazie a una fitta rete di sentieri. Tre stazioni agevolano l’accesso in treno: Trin, Versam-Safien e Valendas-Sagogn, con un comodo orario cadenzato. Il Glacier Express in questo tratto conduce una marcia privilegiata, in modo da lasciar gustare il paesaggio ai viaggiatori. Oltre Valendas la valle si apre preannunciandoci la cittadina grigionese di Ilanz. Poco dopo la stazione, in piena linea, il raccordo Valser, produttore svizzero di acque minerali, che effettua una coppia di treni al giorno per l’inoltro alla grande distribuzione, con trasbordo dei pallet a Landquart. I 30 km fra Ilanz e Disentis sono tutti in ascesa con pendenze fra il 14 e il 27 ‰, da 698 a 1130 metri slm. A Sumvitg-Cumpadials incrociamo il GEX 900 Zermatt-Chur. L’ultimo tratto prima di Disentis è interessato da lavori di consolidamento di alcuni muri di sostegno e relativi ponti, che percorriamo a velocità ridotta. L’arrivo a Disentis/Munstér è sul primo binario. Da qui il viaggio prosegue con locomotiva e personale di scorta della Matterhorn Gotthard Bahn, società nata dalla fusione della FO e BVZ. Tagliata la locomotiva manovriamo verso la breve galleria che sottopassa l’abitato di Disentis, ove è già in attesa la HGe 4/4 MGB che condurrà il treno fino a Zermatt. Completano il film le foto dei treni incrociati.

25,00 €

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TG-Trains Dis-ChurDVD Disentis-Chur GEX 904 Zermatt- St.Moritz in cabina di guida della Ge 4/4 625 Küblis

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Disentis-Chur GEX 904 Zermatt- St.Moritz in cabina di guida della Ge 4/4 625 Küblis

Disentis-Chur GEX 904 Zermatt- St.Moritz in cabina di guida della Ge 4/4 625 Küblis Il Glacier Express 904 giunge da Zermatt con qualche minuto di ritardo. Appena fermo la locomotiva a cremagliera della MGB è subito tagliata per far posto alla Ge 4/4 625 RhB che condurrà il treno fino a St.Moritz, con giro banco a Chur. Discendiamo la valle del Reno Anteriore con pendenze dal 14 al 27 ‰ che, in soli 30 km, ci portano dai 1130 metri slm di Disentis ai 698 metri di Ilanz, attraversando tre volte il Reno. Da Valendas-Sagogn ci addentriamo nelle gole della Ruinualta. Il treno regola la marcia per consentire la visione di questo spettacolo della natura ai passeggeri del Glacier Express. Fra le alte gole bianche scavate nei millenni, il fiume scorre veloce e maestoso; sono in acqua diversi equipaggi di rafting e altrettante canoe; c’è chi, invece, zaino in spalle percorre i facili sentieri che corrono vicino ai binari. Il sogno dura poco, Versam-Safien e Trin scorrono in un attimo, percorriamo l’ultimo ponte sul Reno Anteriore e siamo già a Reichenau/Tamis, pronti a tuffarci nei veloci rettilinei che ci portano a Chur in poco meno di dieci minuti. Grande fortuna, incrociamo una Re 6/6 di SBB che va a Domat/Ems a prelevare una composizione di carri merci. In questo tratto di linea a doppio scartamento, così come nell’impianto di Chur, la linea aerea di alimentazione eroga 11 kV., ossia la tensione della rete RhB. Giunti a Chur veloce taglio della locomotiva per riportarsi al capo opposto della composizione, per il viaggio verso St.Moritz. Ma questa è un’altra storia… Completano il film le clip del backstage e le foto dei treni incrociati.

25,00 €

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TG-Trains Chur-StMDVD Chur-St.Moritz GEX 904 Zermatt- St.Moritz in cabina di guida della Ge 4/4 625 Küblis

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Chur-St.Moritz GEX 904 Zermatt- St.Moritz in cabina di guida della Ge 4/4 625 Küblis

Chur-St.Moritz GEX 904 Zermatt- St.Moritz in cabina di guida della Ge 4/4 625 Küblis Un viaggio sul Glacier Express attraverso le Alpi Svizzere è un'esperienza indimenticabile. Dai piedi del Cervino a Zermatt, in circa 8 ore di viaggio si raggiunge la lussuosa St.Moritz, comodamente rilassati a bordo di carrozze panoramiche climatizzate di prima e seconda classe con servizio ristorante. Il percorso si snoda attraverso i valichi alpini del Furka, dell’Oberalp e dell'Albula. superando 291 ponti e 91 gallerie. I GEX sono treni turistici che circolano tutto l’anno; in inverno il percorso è coperto da una sola coppia, che salgono a due in primavera e ben tre in estate. Lasciata Chur percorriamo il tratto a doppio binario e a doppio scartamento per raggiungere Reichenau/Tamis, dove attendiamo l’incrocio con un interregio da St.Moritz. Nel frattempo arriva anche il regionale da Disentis per Scuol-Tarasp via Vereina condotto dalla Ge 4/4 617 in livrea pubblicitaria per il 50° della LGB. Il viaggio prosegue spedito verso l’Albula con una buona frequenza di incroci. Dopo il viadotto di Solis, il più alto della ferrovia Retica (85 m.), percorriamo il tratto che costeggia l’invaso del fiume Albula interessato da importanti lavori di consolidamento. Dalla stazione di Alvaneu inizia a stagliarsi davanti ai nostri occhi l’imponente viadotto della Landwasser, il più conosciuto della RhB; non da meno, lo Schmittentobel 200 metri prima. Da Filisur attacchiamo frontalmente l’Albula con la prima galleria elicoidale in ascesa 35 ‰. Raggiunta Bergün, dopo l’ennesimo incrocio ripartiamo verso Preda; la distanza stradale è di 7 km, la ferrovia ne conta 12 per via dei tornanti e delle gallerie elicoidali. Con l’ausilio del drone, riprendiamo qualche giorno dopo il nostro treno che si arrampica sui tornanti fra Bergün e le gallerie God e Plaz. La ferrovia valica l’Albula nella galleria omonima, lunga 5865 metri, posta a 1789 metri slm, sbucando in Engadina a Spinas, a 1815 metri slm. In fianco alla vecchia galleria è in costruzione un nuovo tunnel di valico rispondente a tutte le normative vigenti in materia dei lunghi tunnel ferroviari da 2500 metri in poi. Il viaggio è ormai concluso, pochi minuti e approderemo sulle rive del lago di St.Moritz: dal paraurti ci si può quasi tuffare.

25,00 €

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TG-Trains TG-29DVD DVD Tg-Trains N. 29

24,50 € -60%

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